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martedì 31 dicembre 2013

                           Buon Anno 2014
   Il tempo è molto lento per coloro che aspettano, 
   molto veloce per coloro che hanno paura, 
   molto lungo per chi si lamenta, 
   molto breve per quelli che festeggiano, 
   ma, per tutti quelli che amano, il tempo è eternità.
    W. Shakespeare


mercoledì 25 dicembre 2013

               E' Natale: regalate un sorriso.
                                               AUGURI!

mercoledì 27 novembre 2013

                                           Marco Mengoni
Lo staff annuncia il giro del firmacopie..... una lettura veloce all'elenco delle città.....e comincia il conto alla rovescia. E finalmente il giorno è arrivato, ed eccoci qua in allegra ordinata coda, sferzati da un vento freddo che attraversa i cappotti e arriva alle ossa, con il pass al polso e lo sguardo in alto, verso quelle finestre d'angolo con la luce accesa, illuminate dai lampi dei flash, dove ogni tanto si scorge Marta.
Passo dopo passo, lentamente si guadagna l'ingresso alla libreria che dà sollievo con il suo calduccio. I passi si fanno leggeri salendo le scale che avvicinano a Marco, allo spazio messo a sua disposizione. Pervade un'atmosfera ovattata e lenta, quasi irreale, ed allo stesso tempo, l'aria è frizzante....... e lui seduto dietro un tavolo di legno chiaro, avvolto da una luce dorata (forse è quella che chiamano "aura").... perfettamente a suo agio, rilassato e tranquillo, come a casa sua.... e Bellissimo..... E lo vedi ai concerti, nei video e sulle foto.... ma così da vicino vicino... è ancora più bello.... le piccine facevano festa contente, le bambine elettrizzate scalpitavano impazienti strattonando la mamma, le ragazze con le lacrime sul viso per l'emozione, signore disciplinate e discrete, ragazzi con il suo look... ogni età della vita...
Poi è una manciata di minuti.... una sagoma nera alla mia destra, una dello staff mi sfila dalle mani il pensierino per lui.... mi permette di salutarlo con un bacio sulle guancie.... disponibile, gentile e garbato......uno scambio di battute come con un'amica ....un'altra firma sulla mia Moleskine.....la foto ricordo.... e se gli occhi scuri di Marco Mengoni puntano i tuoi...... il cuore perde colpi!!!.... 

Non hai ancora realizzato che già un'altra prende il tuo posto accanto a lui.
Lo aspettiamo all'uscita per un ultimo saluto e un suo sorriso...... e dietro ai vetri oscurati scompare nel traffico nelle luci della sera.
 
E l'avventura a malincuore è già alle spalle.... il mio respiro d'aria pulita! 
C'incamminiamo nella galleria dove le vetrine dei negozi hanno già l'atmosfera del Natale, con una bella emozione nel cuore che sarà un bel ricordo per sempre. 
Doveva essere una passeggiata salutarlo, stringergli la mano, una firmetta e via.... ma Marco emoziona! Emoziona sempre!
Grazie Marco.

 © Eugenì Effe  Tutti i diritti sono riservati

giovedì 31 ottobre 2013

Ognissanti - Halloween
Tra fede e tradizioni, questa è la notte in cui il grande scudo di Skathach viene abbassato, togliendo la barriera tra il mondo dei morti e il mondo dei vivi. In alcune parti d'Italia, si prepara una caraffa d'acqua fresca per le anime del purgatorio che soffrono la sete e si accende un lumino perchè ritrovino con facilità la strada di casa. In Piemonte è usanza che il 1° novembre non si spazzi la polvere fuori dalla porta, perchè si corre il rischio di scopare fuori un'anima defunta tornata a casa in questa notte speciale.
In Sicilia è tradizione preparare un cestino con frutta fresca e secca e dolcetti alla cannella chiamati ossa dei morti. Si nascondono le grattugie, perchè si racconta che i nonni tornati dall'aldilà, avrebbero grattugiato i piedi ai bambini che si erano comportati male. Dal nord al sud, l'Italia porta avanti le sue tradizioni, sperando che *Halloween* non le cancelli per sempre.
La notte di Halloween si popola di streghe, fantasmi, zombi e personaggi horror..... i bambini mascherati passano di casa in casa chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola inglese -trick- viene tradotta con -scherzetto- una sorta di minaccia di fare dei danni a chi non non offre nessun dolcetto. "Trick or treat" (dolcetto o scherzetto) può anche essere letto con "sacrificio o maledizione".                                       Halloween è una festa commerciale importata dall'America, ma le sue origini provengono da antiche tradizioni della cultura di Celti e anglosassoni, anche se alcuni studiosi sostengono altre origini. La parola Halloween è stata tratta dal nome completo, All Hallows Eve, cioè vigilia di Ognissanti. Halloween è la trasposizione dell'antica festività Celtica di Samhain.                           
I Druidi, i sacerdoti della religione celtica, per propiziarsi la divinità per l’anno nuovo e ringraziarla dei raccolti dell’anno passato, celebravano nelle radure il rito dello Samhain, che approssimativamente significa -fine dell'estate-. Vivendo prevalentemente d'agricoltura, l'arrivo dell'inverno era associato alla morte e agli spiriti che potevano esercitare il loro potere sulla riuscita dei raccolti del nuovo anno. Il rito durava tre giorni, a partire dal tramonto del 31 ottobre, e segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno e il simbolo principale era il fuoco che avrebbe dovuto scacciare gli spiriti maligni, e per questo venivano accesi grandi falò. 
Gli antichi popoli d'Irlanda e Scozia usavano intagliare le rape in volti spaventosi, per ricordare le anime dei defunti bloccate in Purgatorio, e le usavano come lanterne. Gli immigrati scozzesi e irlandesi arrivati in America sostituirono le rape con le zucche, ortaggio autoctono più grande e facile da intagliare le cui coltivazioni si estendono a perdita d'occhio.                                                                                                            © Eugenì Effe  Tutti i diritti sono riservati
      La leggenda di Halloween: Jack O’ Lantern
La  famosa leggenda narra di un astuto fabbro irlandese di nome Jack, avaro ed ubriacone, che la notte di Halloween incontrò il Diavolo in un pub. A causa del suo stato d'ebbrezza, la sua anima stava per cadere nelle mani del diavolo, ma astutamente riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe venduto la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l’oste e Jack velocemente se la mise in tasca, accanto ad una croce d'argento, così il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originale.                 

Jack, allora, stipulò un patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato andare purché non tornasse a reclamare la sua anima per almeno dieci anni. Il Diavolo accettò e Jack lo lasciò libero.
Dieci anni dopo, il diavolo si presentò nuovamente e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Per impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco il Diavolo non potè far altro che giungere ad un compromesso: in cambio della libertà, il principe delle tenebre promise al fabbro che non lo avrebbe cercato mai più, evitandogli la dannazione eterna.
A causa della sua vita dissoluta, quando Jack morì, non fu ammesso in Paradiso, e così si presentò alle porte dell'Inferno. Il Diavolo, però, gli ricordò che aveva promesso che non lo avrebbe più cercato e lo rispedì indietro, ed era ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All'osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò addosso un tizzone ardente che non si sarebbe spento mai poichè proveniente dall'Inferno. Jack usò il tizzone per far luce e ritrovare la strada e lo mise all'interno di una rapa che stava mangiando.
Da allora il fabbro vaga senza tregua con il suo lumino alla ricerca di un luogo di riposo, in attesa del giorno del Giudizio. Da qui il nome Jack O' Lantern, Jack e la sua lanterna, ed è il simbolo delle anime dannate ed errabonde. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack va in cerca di un rifugio sulla terra. Gli abitanti di ogni paese d'Irlanda appendono una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è un posto per lui.  E Jack continua a cercare un posto per il suo riposo eterno.

venerdì 2 agosto 2013

Robbie Williams
                                             Grande spettacolo.

sabato 29 giugno 2013

Margherita Hack
Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013 

 Parigi, Rue Beautreillis 17 - 3 luglio 1971
                                    Jim Morrison (James Douglas) 

domenica 2 giugno 2013

Marco Mengoni
                       Grazie per averci emozionato                  
          Marco Mengoni     Trieste - Teatro Rossetti                                                  1 giugno 2013                                                Anteprima  Essenziale Tour

domenica 26 maggio 2013

Donne

Io non so come facciano le donne a trovare tutta quella forza.        
Intendo per alzarsi prima del gallo, fare tutto quello che fanno, 
e mettere a letto anche la luna la sera. 
Intendo tutte quelle cose che fanno gratis.
Riescono ad incastrare mille lavori come puzzle a doppio lato in bianco e nero.
Sembra abbiano le ali. 
Devono avere anche loro quella polverina magica che serve ad alzarsi in volo.
Sono impressionanti. 
Incantano.
Sorprendono.
Stupiscono.
Meravigliano.
Ho capito perché una volta le bruciavano le streghe.
Mica perché avevano gatti neri, capelli rossi, o segni strani.
Erano donne. Con le palle.
Come quelle di adesso.
Ma ora non le puoi bruciare. Sono convinto che sono diventate anche ignifughe.  
Sono avanti, loro.                                                                 Roberto Giovannetti

domenica 12 maggio 2013

La festa della mamma nacque negli Stati Uniti. 
Julia Ward Howe, nel 1870 propose di celebrare la festa della mamma come momento di riflessione sulle brutture della guerra. 
Fu ufficializzata nel 1914 dal presidente americano Woodrow Wilson, con la delibera del Congresso di festeggiarla la seconda domenica di maggio come espressione pubblica d' amore e gratitudine per le madri e speranza per la pace. 
In Italia è stata introdotta negli anni cinquanta da Raul Zaccari, sindaco di Bordighera.
Oggi la festa della mamma è una ricorrenza diffusa in tutto il mondo, ma la data non è uguale in tutti gli stati in cui è festeggiata.
Auguri a tutte le mamme, con un pensiero speciale a quelle sole dimenticate o maltrattate e a quelle che sono in Cielo.  

domenica 7 aprile 2013

            I Diritti d'autore delle frasi appartengono a Jim Morrison
Jim Morrison
                                  Se vuoi uccidere un uomo, 
                      privalo del suo sogno più bello.    
                                                                                           Jim Morrison
                        Andare sempre controvento. 
               Soltanto così è possibile alzarsi in volo.                                                                                                 Jim Morrison
                   Se piangi perchè hai perso il sole,
          le lacrime ti impediranno di vedere le stelle.
                                                 Jim Morrison                             
Ognuno di noi ha un paio di ali,  
ma solo chi sogna impara a volare.
                                                                       Jim Morrison                            

venerdì 5 aprile 2013

                    Il profondo disagio del vivere
         Qualche giorno fa, una mamma si è tolta la vita,
                           dopo averla tolta alla sua piccina. 
        Questa è l'ultima immagine che aveva pubblicato                                       sulla sua pagina Fb.

sabato 30 marzo 2013

E Pasqua sia, nei tuoi occhi
 E Pasqua sia, nel tuo cuore,
 E Pasqua sia, nelle tue mani
per donare cio’ che senti di più prezioso nel tuo cuore
  per riempire gli occhi di lacrime d’emozione,
     Buona Pasqua di Luce e Pace  

Stephen Littleword

mercoledì 13 marzo 2013

Papa Francesco
Il gabbiano sul comignolo della Cappella Sistina attende il nuovo Papa.
                                         Habemus Papam
    "Preghiamo per il mondo" 
    Papa Francesco  -  Jorge Maria Bergoglio 
Benvenuto

venerdì 8 marzo 2013

                     Buon 8 marzo, a tutte le donne
     A quelle che non hanno il dono di un sorriso
     A quelle che non hanno una carezza sulla pelle
    A quelle che non conoscono la dolcezza
    A quelle che in silenzio subiscono la violenza
    A quelle che non possono sciogliersi i capelli 

    al vento
                    Buon 8 marzo, a tutte le donne.
    
                                                                          Michele Luongo  
                      Per te che è ancora notte e già prepari il tuo caffé
                      che ti vesti senza più guardar lo specchio dietro te
                      che poi entri in chiesa e preghi piano
                      e intanto pensi al mondo ormai per te così lontano...
                      Per te che di mattina torni a casa tua perché
                      per strada più nessuno ha freddo e cerca più di te
                      per te che metti i soldi accanto a lui che dorme
                      e aggiungi ancora un po' d'amore a chi non sa che farne...
                      Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi
                      lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai
                      per te che un errore ti è costato tanto
                      che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto...
                      Battisti-Mogol                                              

sabato 2 marzo 2013

Bon Jovi
                                       Happy Birthday Jon

venerdì 1 marzo 2013

PAPA BENEDETTO XVI
L'umile lavoratore nella vigna del Signore.

          "Sono semplicemente un pellegrino"

«Cari fratelli e sorelle, dopo il grande papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore.
Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare e agire anche con strumenti insufficienti, e soprattutto mi affido alle vostre preghiere.
Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi nel suo aiuto permanente, andiamo avanti.
Il Signore ci aiuterà, e Maria, sua Santissima Madre, starà dalla nostra parte. Grazie»
             
                                                                                                      Joseph Ratzinger   Città del Vaticano  19 aprile 2005                                                                                        foto Corbis

martedì 26 febbraio 2013

ALCOOL e VITTIME della strada
Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una Sprite.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo.

Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco."
Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà."
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte.
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva...
La mia respirazione si fa sempre piu debole ed incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene... 

Ti voglio bene e.... Addio."

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. 


Questo post è in rete da tempo, può essere un fatto realmente accaduto o meno, ma il suo messaggio è attuale.

mercoledì 20 febbraio 2013

PREDE

In un piccolo paese in provincia di Forlì, il cerbiatto adottato dalla comunità, viene ucciso dagli spari di un fucile assassino. L'uomo uccide: il proprio simile, l'animale della foresta, il gallo del pollaio ed il cerbiatto indifeso.
Cosa scatta nella mente umana per desiderare d'ammazzare un innocuo cerbiatto dai grandi occhi teneri, che si fidava della specie umana?
Il prato macchiato dal sangue innocente di un animale che non si può difendere, che soddisfazione procura ad un uomo?
Abbattimento controllato..... uno sbaglio.....  hanno ammazzato Bambi.
Femminicidio: neologismo che stà a significare ogni violenza sulla donna fino alla morte violenta.
In Italia oltre un centinaio di donne sono stat
e uccise nel 2012, per mano di mariti, compagni o uomini vicini alle vittime, quegli uomini che per logica dovrebbero essere quelli che tutelano, proteggono e si prendono cura della persona cara, diventano il loro carnefice.
Piaga diffusa in tutto il mondo, vittime di ogni età, estrazione sociale, razza e religione.
Donne, esseri umani ritenuti inferiori in quanto di sesso femminile in una società ancorata al patriarcale dove il maschio esercita il suo potere.
Cerbiatti dai grandi occhi e donne con gli occhi da cerbiatta, prede che corrono nel buio della notte per sfuggire alla morte.
 

 ©Eugenì Effe  Tutti i diritti sono riservati

                   "Io chiedo quando sarà
                 che l'uomo potrà imparare
                a vivere senza ammazzare
                      e il vento si poserà.
                      E il vento si poserà"
 
                     La canzone della bambina nel vento  -  Nomadi

giovedì 10 gennaio 2013

LETTERA AD UN FIGLIO

Se puoi vedere distrutto il lavoro di tuttta la tua vita 
senza dire una parola ricominciare.
Se puoi perdere i guadagni di cento partite
senza un gesto e senza un sospiro di rammarico.
Se puoi essere un amante perfetto senza che l'amore ti renda pazzo.
Se puoi essere forte senza cessare di essere tenero
e sentendoti odiato non odiare, pure lottando e difendendoti.
Se tu sai meditare, osservare, conoscere,
senza essere uno scettico o un demolitore,
sognare senza che il sogno diventi il tuo padrone,
pensare, senza essere soltanto un pensatore,
se puoi essere sempre coraggioso e mai imprudente,
se tu sai essere buono e saggio
senza diventare nè moralista, nè pedante.
Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta
e ricevere i due mentitori con fronte eguale,
se puoi conservare il tuo coraggio e il tuo sangue freddo
quando tutti lo perdono.
Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria
saranno per sempre tuoi sommessi schiavi,
e ciò che vale meglio dei Re e della Gloria,
Tu sarai un uomo.
(Rudyard Kipling)


domenica 6 gennaio 2013

OMAGGIO A RITA LEVI MONTALCINI

Si è spenta a Roma il 30 dicembre all'età di 103 anni, la professoressa  Rita Levi Montalcini, nata a Torino il 22 aprile del 1909.
Venne insignita del premio Nobel per la medicina in seguito alla scoperta del fattore di accrescimento della fibra nervosa.(Nerve growth factor)  
Nell'arco della sua brillante carriera condotta con rigido rigore, si è guadagnata una lunga lista di riconoscimenti di prestigio e numerose onorificenze.  
Persona dai modi signorili, donna minuta ed elegante, dalla volontà tenace, esempio per i giovani d'oggi con i quali aveva un costante rapporto di collaborazione e confronto.  
Con lei se na va uno dei grandi cervelli d'Italia, una delle poche realtà che rendono fieri oggi d'essere italiani.

 

EPIFANIA

La leggenda della Befana
I Re Magi si misero in cammino seguendo la stella cometa apparsa in cielo, per portare i loro doni: oro, incenso e mirra, a Gesù Bambino.   
Guidati dalla stella attraversarono molti paesi, e in tutti i luoghi in cui passavano, gli abitanti andavano loro incontro per conoscerli, e sentendo da chi volevano andare, la gente si univa a loro.
Ma una vecchietta, che in un primo tempo voleva andare, pensando ai suoi acciacchi, cambiò idea, e non li seguì.

Il giorno dopo, pentita, cercò di raggiungere i Re Magi che ormai avevano percorso già tanta strada ed erano ormai troppo lontani. 
La vecchina perse così l'occasione per vedere il Bambino Gesù, e non potè vederlo nè quella volta nè mai più.
Da allora, nella notte fra il cinque e il sei gennaio, la vecchietta, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa di casa in casa, a regalare ai bambini buoni i doni che non ha potuto portare a Gesù Bambino:

e questa è la Befana.

sabato 5 gennaio 2013


               La filastrocca della Befana
                     La befana vien di notte
                     con le scarpe tutte
rotte...
               Vien dal cielo con la scopa
               e sui tetti pian si posa,
               e poi scende lesta lesta
               dai camini con la cesta.

               La befana é una vecchietta
               un po' brutta poveretta,
               ma ai bambini poco importa
               se la cesta é colma colma
               tutta piena di regali, dolci, treni,
               bamboline per riempire le calzine.

               La befana con la cesta
               cerca, cerca la calzetta
               e soltanto ai bimbi buoni
               lei ci mette tanti doni
               ma a chi é stato un po' birbone,
               lei la colma con carbone.

               La befana é già sul tetto
               presto bimbi tutti a letto!
               Lasciam sola la vecchietta
               a riempire la calzetta,
               che doman di buon mattino

               scopriremo il regalino!