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martedì 26 febbraio 2013

ALCOOL e VITTIME della strada
Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una Sprite.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo.

Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco."
Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà."
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte.
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva...
La mia respirazione si fa sempre piu debole ed incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene... 

Ti voglio bene e.... Addio."

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. 


Questo post è in rete da tempo, può essere un fatto realmente accaduto o meno, ma il suo messaggio è attuale.

mercoledì 20 febbraio 2013

PREDE

In un piccolo paese in provincia di Forlì, il cerbiatto adottato dalla comunità, viene ucciso dagli spari di un fucile assassino. L'uomo uccide: il proprio simile, l'animale della foresta, il gallo del pollaio ed il cerbiatto indifeso.
Cosa scatta nella mente umana per desiderare d'ammazzare un innocuo cerbiatto dai grandi occhi teneri, che si fidava della specie umana?
Il prato macchiato dal sangue innocente di un animale che non si può difendere, che soddisfazione procura ad un uomo?
Abbattimento controllato..... uno sbaglio.....  hanno ammazzato Bambi.
Femminicidio: neologismo che stà a significare ogni violenza sulla donna fino alla morte violenta.
In Italia oltre un centinaio di donne sono stat
e uccise nel 2012, per mano di mariti, compagni o uomini vicini alle vittime, quegli uomini che per logica dovrebbero essere quelli che tutelano, proteggono e si prendono cura della persona cara, diventano il loro carnefice.
Piaga diffusa in tutto il mondo, vittime di ogni età, estrazione sociale, razza e religione.
Donne, esseri umani ritenuti inferiori in quanto di sesso femminile in una società ancorata al patriarcale dove il maschio esercita il suo potere.
Cerbiatti dai grandi occhi e donne con gli occhi da cerbiatta, prede che corrono nel buio della notte per sfuggire alla morte.
 

 ©Eugenì Effe  Tutti i diritti sono riservati

                   "Io chiedo quando sarà
                 che l'uomo potrà imparare
                a vivere senza ammazzare
                      e il vento si poserà.
                      E il vento si poserà"
 
                     La canzone della bambina nel vento  -  Nomadi