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sabato 29 dicembre 2018

                                            La scatola di biscotti
Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti e si sedette nella sala Vip per stare più tranquilla.
Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto anche l'uomo ne prese uno. Lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro.
Pensò tra sè "ma tu guarda se solo avessi più coraggio gli avrei già dato un pugno..." Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto, senza fare un minimo cenno, ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò "ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!"
Vide l'uomo che prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà!
"Ah, questo è troppo" pensò, cominciò a sbuffare ed indignata si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando si sentì un pò meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando... Nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo intern​o.
​Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell'uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio. 
Anonimo
                     

sabato 22 dicembre 2018

                                             
     Una stella sulla strada di Betlemme       

     Era inverno,
     e soffiava il vento della steppa.
     Freddo aveva il neonato nella grotta       
     sul pendio del colle.
     L'alito del bue lo riscaldava.
     Animali domestici stavano nella grotta.
     Sulla culla vagava un tiepido vapore.
     Dalle rupi guardavano
     assonnati i pastori
     gli spazi della mezzanotte.
     E lì accanto, sconosciuta prima d'allora,
     più modesta di un lucignolo
     alla finestrella di un capanno,
     tremava una stella
     sulla strada di Betlemme.
     Boris Pasternak 
                                                                                  

giovedì 20 dicembre 2018

Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa intorno al ceppo, lassù.
I
nnanzi a un Presepe, laggiù, noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena.
Eran canti sacri, suoni di zampogne, grida di fanciulli esultanti, contese di giocatori...
E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini, eran deserte nella rigida notte.
E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie, da questa casa a quella, per godere della raccolta festa degli altri.
Mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo:
- Buon Natale -
Luigi Pirandello

mercoledì 12 dicembre 2018

                                            Quel che resta         
Ho percorso gran parte della mia strada, e mi sto incamminando verso il tratto finale che non ha sbocchi.
Non ho dato importanza che nel mio cammino, passo dopo passo, ho abbandonato i tacchi alti per portare centimetri in meno...
E' bastato un malore, per vedere la paura stampata sul volto di mia figlia.
Come ogni madre, ho cercato d'attutire i colpi della sua vita, facendoli miei. 

L'ho circondata di tutto l'amore di cui sono capace, e che le resterà per sempre.
Ma adesso mi rendo conto che sarò io a darle il dolore più grande, e non sarò lì a stringerla tra le braccia a lenire il suo dolore.
Della vita, questo bene così prezioso, alla fine restano solo le lacrime.

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