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mercoledì 12 marzo 2014

Firenze - Chiesa di Dante

Piacevole risveglio al suono dei rintocchi delle campane di Firenze... scostare la tenda bianca di una finestra aperta su secoli di storia e scorgere tra le gocce di pioggia il Campanile di Giotto e iniziare a scartare il regalo di una nuova giornata a Firenze con una rilassata e abbondante prima colazione. Sotto all'ombrello rosa, acquisto del temporale estivo a Tivoli, fermarsi.... e riempire ancora gli occhi e l'anima con il capolavoro del complesso del Duomo di Santa Maria del Fiore, la Cupola del Brunelleschi, il Battistero di San Giovanni, ed il Campanile di Giotto.... Col naso all'insù e la pioggia sottile che cade come polvere magica spargendo un senso di serenità e benessere.... 
Tra le nuvole un timido raggio di sole fa capolino sulle antiche pietre del centro storico di Firenze. Nell'aria un vago profumo di caffè accompagna i miei passi verso la casa di Dante, con la netta sensazione che il Sommo Poeta non abbia mai lasciato la sua città, e si aggiri ancor oggi nei luoghi a lui cari...                                                ..."I' fui nato e cresciuto sovra ‘l bel fiume d’Arno a la gran Villa"....
In un vicolo stretto, la chiesa medioevale di Santa Margherita dei Cerchi appare quasi anonima, da passare inosservata, ma invece è uno dei luoghi più suggestivi di Firenze. Salendo un paio di gradini varcando il portale in legno... sembra di sentire un'eco nell'aria.... 
"Lasciate ogni pena o voi ch'entrate"....                                  e in punta di piedi si entra in una storia d'amore.... Immersa in una luce tenue, la piccola chiesa avvolge con garbo con un delicato sottofondo di musica sacra. Gli affreschi alle pareti raccontano la romantica storia d'amore di Dante e Beatrice; alla sinistra un grande quadro raffigura l'incontro di Dante e Beatrice, accompagnata dalla madre Cilia e dalla nutrice Monna Tessa, anche se la storia narra che s'incontrarono da bambini in questa stessa chiesetta, a pochi passi da casa Alighieri e da casa Portinari, dove abitava lei. Sulla destra il quadro di Sorbi, donato alla chiesa dalla famiglia Reali, raffigura il giorno delle nozze di Beatrice in abito bianco da sposa, all'uscita da questa cappella. Nel dipinto è evidente la sofferenza di Dante, che a testa china si allontana dagli sposi, senza più speranze per il suo amore.
E' difficile non commuoversi al ricordo di questa storia d'amore fatta di sguardi rubati e trepidazione, dove l'amore per la donna diventa ammirazione e venerazione.
"Tanto gentile e tanto onesta pare"
 E infine, nella penombra, celata da un altare quasi a volerla proteggere, sotto la pietra tombale rischiarata da una flebile luce, riposa la giovane Beatrice Portinari.....
La luce soffusa delle candele illumina sulla tomba di Beatrice, un cesto pieno di lettere e biglietti con i messaggi scritti da persone di ogni parte del mondo, che le affidano speranze sogni e desideri......
Quello che per gli innamorati a Verona è il balcone di Giulietta, a Firenze è la tomba di Beatrice.                                © Eugenì Effe Tutti i diritti sono riservati
NB Non è certo che Beatrice sia sepolta in Santa Margherita de' Cerchi; le sue spoglie potrebbero trovarsi nel chiostro della Basilica di Santa Croce.
    Quadro di R. Sorbi - Matrimonio di Beatrice
L'artista che ha dipinto questo quadro ha saputo illustrare l'anima di Dante    nel suo intimo con tutto il suo amore per l'amata, l'anima di un uomo in tutto   il suo essere. Nel dipinto è evidente la sofferenza di Dante che a testa china       si allontana mesto dal matrimonio di Beatrice appena celebrato; con una mano tiene un libro sulla bocca, quasi a significare che non può più dire del suo amore per lei. Beatrice esce dalla cappella al braccio dello sposo Simone, e vede Dante in veste porpora, illuminato dal sole, che si allontana quasi a sfuggire il suo dolore. Il personaggio che più richiama l'attenzione è proprio Dante, che emerge con la sua forte personalità mettendo in secondo piano la coppia degli sposi e gli ospiti alle nozze. Come usava a quei tempi, tutti si fermano a guardare gli sposi e notano anche la figura di Dante che trattenuto dai suoi stessi passi resi pesanti dalla pena, a fatica, lentamente si allontana tormentato dalla disperazione di aver perso per sempre Beatrice.        © Eugenì Effe  Tutti i diritti sono riservati                                                                                    Fonte prima foto Hotel Brunelleschi

sabato 8 marzo 2014

Giornata internazionale della donna

                        Sorridi donna,
                  sorridi sempre alla vita 

                  anche se lei non ti sorride…
                  Sorridi agli amori finiti…
                  Sorridi ai tuoi dolori comunque…
                  Il tuo sorris
o sarà: luce per il tuo cammino,
                  faro per naviganti sperduti..
                  Il tuo sorriso sarà: un bacio di mamma,
                  un battito d’ali,
                  un raggio di sole per tutti.

                        Un sorriso di donna  -   Alda Merini