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lunedì 26 dicembre 2016

                                           George Michael
                25 giugno 1963                                        25 dicembre 2016
                                

domenica 25 dicembre 2016

              Quello che conta non sarà sotto l'albero,
                 non verrà incartato e non ha prezzo.
                Quello che conta lo troverai nell'aria
                                in un abbraccio
                            in un semplice sorriso
                                 in uno sguardo
                                    o un bacio.
              Questo è il mio augurio: un Natale colmo
                            di cose che contano 

                     che possano arrivare al cuore
                    ed abbracciare la nostra anima.

                                                                                Silvana Stremiz

martedì 19 luglio 2016

 ...Nizza
Venerdì mattina ho sentito la notizia, e subito ho ​pensato a voi, ma immediatamente ho allontanato il pensiero -No, non è possibile...-
Poi, quel telefonino sinistramente muto...
Oggi, ti ricordo questa primavera, alla Galleria del Corso, nella tua Milano, venirci incontro sorridente.   
Sembravi una ragazzina nel tuo vestito di chiffon, le immancabili ballerine ai tuoi piedi da Cenerentola, al braccio del tuo Cavaliere.
Sempre pronta al sorriso, ricca di cultura ed eleganza innata. 
Cara amica di lunga data, mi mancherai. Mi mancherete.
Non ho parole che quella Nizza che tanto amavi, vi abbia portato via così.
Ciao Graziella. Ciao Mario.

domenica 27 marzo 2016

                'Signore, prendi le armi e lo scudo e sorgi in nostro aiuto.'
“È Pasqua!”
 cantano in coro
mille campane d’oro.
 Da chiesine e cattedrali,
 s'alza il suono come ricamo d’ali.

martedì 8 marzo 2016

       Giornata Internazionale della Donna
             Non cambiare per piacere agli altri.
          Chi ti ama accarezzerà le tue insicurezze.
          Chi vorrà starti accanto si accoccolerà alle                        pieghe della tua anima.
          Sii te stessa sempre.
          Fatti un dono vero, resta come sei.

                                                                                 Alda Merini

domenica 14 febbraio 2016

                         Non credere a chi ti dice 'Ti amo', 
                               ma a chi ti guarda negli occhi e tace.                                                                       Jim Morrison
            Ogni persona che passa nella nostra vita è unica.
                Sempre lascia un po' di se e si porta via un po' di noi.
                Ci sarà chi si è portato via molto,
                ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla.
                Questa è la più grande responsabilità della nostra vita
                e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.

                                                                                                       Jorge Luis Borges

domenica 7 febbraio 2016

Il Ponte dell'Arcobaleno 
Quando muore una bestiola che sulla terra è stata molto cara a qualcuno, questa bestiola va al Ponte dell'Arcobaleno. Ci sono prati e colline dove i nostri amici  speciali possano correre e giocare insieme. C'è tanto cibo, acqua e sole, sono al caldo e stanno bene. Quelli che erano vecchi e malati ora sono sani e forti. Quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo vigorosi e pieni di vita, come noi li ricordiamo nei tempi passati. Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...           
Ma ci sono anche animali che non aspettano nessuno, nessun essere umano che sulla terra li abbia amati e protetti. Cuccioli nati e morti nei canili, cagnolini che hanno passato vite infelici legati in giardino ed altri che sono stati maltrattati.                       
Succede che sulla terra accadano gravi disgrazie, e tante persone lasciano la terra molto prima del loro momento, ed arrivano al Ponte dell'Arcobaleno tante anime, tutte insieme. Allora, tutte le bestiole che sentono il dolore degli umani, adottano un umano da consolare. I cuccioli morbidosi accolgono i piccini, i cagnoloni accolgono gli uomini di taglia forte, e così via. Tutti gli animali che sulla terra non hanno mai ricevuto una parola gentile o una carezza sulla testa, vorranno bene a qualunque umano avrà bisogno d'amore... e intanto aspettano al Ponte dell'Arcobaleno correndo e giocando insieme.                  Un giorno, uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti e trema per l'impazienza. La bestiola si stacca dal gruppo e comincia a correre, quasi vola sul prato verde, sempre più veloce. 
Ti ha riconosciuto e ti corre incontro, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso. Le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina, rivedrai i suoi occhietti che ti guardano fiduciosi, stringerai al petto la bestiola da tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.  
Allora insieme attraverserete il Ponte dell'Arcobaleno...

lunedì 1 febbraio 2016

I giorni della Merla
Una vecchia leggenda nacque in tempi assai lontani, quando Gennaio aveva solo 28 giorni. Si narra che Gennaio fosse un mese scherzoso e un po’ invidioso, in modo particolare di una Merla, che ammirava molto, per il suo grande becco giallo e per le penne bianchissime.
Per questo Gennaio si divertiva a tormentarla.
Ogni volta che la Merla usciva in cerca di cibo, Gennaio scatenava una violenta bufera di neve e vento.
Stanca di tutto questo, un giorno la Merla andò da Gennaio e gli chiese:” Amico mio potresti durare un po’ di meno?”.
Ma Gennaio, orgoglioso com'era rispose: “E no, carissima proprio non posso. Il calendario è quello che è, e a me sono toccati 28 giorni.”
A questa risposta la Merla decise di farsi furba e l’anno seguente fece una bella scorta di cibo che stipò nel suo nido.
Passavano i giorni freddi, e la Merla con la sua scorta di provviste, non aveva necessità d'uscire in cerca di cibo, e restò al riparo tutti i 28 giorni.
Trascorsi i 28 giorni, la Merla uscì e cominciò a prendere in giro Gennaio: “Eh caro mio, quest’anno sono stata proprio bene, sempre al calduccio, e tu non hai potuto farmi i dispetti e congelarmi il becco nemmeno un giorno.”
A sentire quelle parole, Gennaio se la prese così tanto che andò dal fratello Febbraio, che vantava ben 31 giorni, e gli chiese in prestito 3 giorni.
Il fratello dubbioso domando: “Cosa vuoi farne? “
E Gennaio rispose: “Voglio vendicarmi di una Merla impertinente. Stai a vedere”.
E così Gennaio tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i 3 giorni.
La povera Merla, che era andata in giro a far provviste, per il forte vento non riuscì nemmeno a tornare al suo nido. Trovato il comignolo di un camino, vi si rifugiò in cerca di un po’ di tepore.
Trascorsi quei freddissimi 3 giorni uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide piume erano diventate tutte nere a causa del fumo e della fuliggine.

Da allora Gennaio ha sempre 31 giorni e i merli hanno sempre le piume nere.
Gli ultimi tre giorni del mese di gennaio, il 29, 30 e 31, sono chiamati per tradizione, “I giorni della Merla”, ad indicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno.
Sono molte le versione che spiegano l’origine di questa leggenda, alcune simili altre assai diverse, ma in tutte la protagonista è una Merla.