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mercoledì 31 dicembre 2014

    ..."Era il trentun dicembre
    ed era l’ora che l’anno vecchio,
    curvo, se ne va, nel mare eterno dell’eternità
    svanisce, si disperde, si scolora,
    mentre vanno per ville e per tuguri
    baci e abbracci, brindisi e auguri.”
     Hans Christian Andersen
 

giovedì 25 dicembre 2014

     E’nato.
     Nell'aria fredda
     risuona l'eco
     di canti di Natale
     di secoli lontani.
     Campane a festa
     gesti d'affetto
     sorrisi gioiosi
     pace in terra.
     Gesù è nato.
        ©Eugenì Effe  Tutti i diritti sono riservati.  
 La leggenda del Biancospino
La Madonna aveva lavato i panni del Bambino Gesù.

Per farli asciugare andò a stenderli al sole, sopra una siepe irta di spine.

Soffiava un po' di vento e la Madonnina andò a vedere se i panni volavano via.

Le spine li tenevano, ma il vento li sollevava.

Maria si accorse che, sotto di essi, la siepe era tutta fiorita di bianco.

- Che sbadata! Non avevo visto che qui c'erano i fiori - pensò Maria.

E per non sciupare i fiori, cambiò posto ai panni e li stese più in là, dove la siepe era proprio spoglia.

Dopo un poco tornò a vedere.

Il vento li sollevava ancora, e di nuovo la Madre di Gesù vide che, al di sotto, sulla siepe erano sbocciati tanti fiorellini bianchi.

Un'altra volta Ella trovò la siepe fiorita. Allora capì.

La siepe fioriva di gioia quando sulle sue spine si appoggiavano i panni del Bambino Gesù.

 G. Vaj Pedotti

domenica 21 dicembre 2014

                                    Quarta Domenica d'Avvento
Paris - Trocadero
                                                       L'asino e il bue
Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio verso Betlemme, un angelo radunò tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare la Santa Famiglia nella stalla.
Per primo, naturalmente, si presentò il leone. "Solo un re è degno di servire il Re del mondo - ruggì - io mi piazzerò all'entrata e sbranerò tutti quelli che tenteranno di avvicinarsi al Bambino!". "Sei troppo violento" disse l'angelo.
Subito dopo si avvicinò la volpe. Con aria furba e innocente, insinuò: "Io sono l'animale più adatto. Per il figlio di Dio ruberò tutte le mattine il miele migliore e il latte più profumato. Porterò a Maria e Giuseppe tutti i giorni un bel pollo!". "Sei troppo disonesta", disse l'angelo.
Tronfio e splendente arrivò il pavone. Sciorinò la sua magnifica ruota color dell'iride: "Io trasformerò quella povera stalla in una reggia più bella del palazzo di Salomone!". "Sei troppo vanitoso", disse l'angelo.
Passarono, uno dopo l'altro, tanti animali ciascuno magnificando il suo dono. Invano.
L'angelo non riusciva a trovarne uno che andasse bene. Vide però che l'asino e il bue continuavano a lavorare, con la testa bassa, nel campo di un contadino, nei pressi della grotta.
L'angelo li chiamò: "E voi non avete niente da offrire?". "Niente - rispose l'asino e afflosciò mestamente le lunghe orecchie - noi non abbiamo imparato niente oltre all'umiltà e alla pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate!".
Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi, disse: "Però potremmo di tanto in tanto cacciare le mosche con le nostre code".
L'angelo finalmente sorrise: "Voi siete quelli giusti!".
Bruno Ferrero

domenica 14 dicembre 2014

                                    Terza Domenica d'Avvento
London - Trafalgar Square  
                                  Seconda domenica d'Avvento
Roma  - Castel Sant'Angelo

domenica 30 novembre 2014

                                     Prima Domenica d'Avvento
Wien - Belvedere Castle
      Nel buio s'accendono luci gialle, rosse, verdi e blù.
     Variopinte luci del Natale che s'avvicina sempre più.
        Eugenì Effe

domenica 8 giugno 2014

                                                    Socrate
                                                Alda Merini

domenica 11 maggio 2014

Festa della mamma


Tra le cose vecchie quel vestito
lungo dei vent'anni tuoi
come allora bello coi merletti
non più bianchi per l'età.
Donna tu mia madre scopro per la prima volta
io a spiarti dalla porta tra le vecchie cose tue.
L'emozione cade nei pensieri
della stanca tua realtà
chiaro quel ricordo si fa strada
tra la fantasia e l'età.
Sul tuo viso stanco un sorriso spento
è quel che resta di una vita mai vissuta 

sempre attesa troppo ormai.
La tua antica delusione
tra le prime rughe appare già
sciogli i tuoi capelli lunghi, come mai
cosi bella non ti ho vista mai?
Eri già mia madre troppo presto
e solo per fatalità,
con nemmeno il tempo che ci vuole
ad imparare a far l'amore.
Donna mai ma senza mai rimpianti,
la rinuncia del tuo tempo, la tua unica ragione sempre io.
Come posso adesso risvegliarti dal dolore dei ricordi,
dalla nostalgia dei giorni persi ormai.

 Pooh -  Eleonora mia madre

mercoledì 12 marzo 2014

Firenze - Chiesa di Dante

Piacevole risveglio al suono dei rintocchi delle campane di Firenze... scostare la tenda bianca di una finestra aperta su secoli di storia e scorgere tra le gocce di pioggia il Campanile di Giotto e iniziare a scartare il regalo di una nuova giornata a Firenze con una rilassata e abbondante prima colazione. Sotto all'ombrello rosa, acquisto del temporale estivo a Tivoli, fermarsi.... e riempire ancora gli occhi e l'anima con il capolavoro del complesso del Duomo di Santa Maria del Fiore, la Cupola del Brunelleschi, il Battistero di San Giovanni, ed il Campanile di Giotto.... Col naso all'insù e la pioggia sottile che cade come polvere magica spargendo un senso di serenità e benessere.... 
Tra le nuvole un timido raggio di sole fa capolino sulle antiche pietre del centro storico di Firenze. Nell'aria un vago profumo di caffè accompagna i miei passi verso la casa di Dante, con la netta sensazione che il Sommo Poeta non abbia mai lasciato la sua città, e si aggiri ancor oggi nei luoghi a lui cari...                                                ..."I' fui nato e cresciuto sovra ‘l bel fiume d’Arno a la gran Villa"....
In un vicolo stretto, la chiesa medioevale di Santa Margherita dei Cerchi appare quasi anonima, da passare inosservata, ma invece è uno dei luoghi più suggestivi di Firenze. Salendo un paio di gradini varcando il portale in legno... sembra di sentire un'eco nell'aria.... 
"Lasciate ogni pena o voi ch'entrate"....                                  e in punta di piedi si entra in una storia d'amore.... Immersa in una luce tenue, la piccola chiesa avvolge con garbo con un delicato sottofondo di musica sacra. Gli affreschi alle pareti raccontano la romantica storia d'amore di Dante e Beatrice; alla sinistra un grande quadro raffigura l'incontro di Dante e Beatrice, accompagnata dalla madre Cilia e dalla nutrice Monna Tessa, anche se la storia narra che s'incontrarono da bambini in questa stessa chiesetta, a pochi passi da casa Alighieri e da casa Portinari, dove abitava lei. Sulla destra il quadro di Sorbi, donato alla chiesa dalla famiglia Reali, raffigura il giorno delle nozze di Beatrice in abito bianco da sposa, all'uscita da questa cappella. Nel dipinto è evidente la sofferenza di Dante, che a testa china si allontana dagli sposi, senza più speranze per il suo amore.
E' difficile non commuoversi al ricordo di questa storia d'amore fatta di sguardi rubati e trepidazione, dove l'amore per la donna diventa ammirazione e venerazione.
"Tanto gentile e tanto onesta pare"
 E infine, nella penombra, celata da un altare quasi a volerla proteggere, sotto la pietra tombale rischiarata da una flebile luce, riposa la giovane Beatrice Portinari.....
La luce soffusa delle candele illumina sulla tomba di Beatrice, un cesto pieno di lettere e biglietti con i messaggi scritti da persone di ogni parte del mondo, che le affidano speranze sogni e desideri......
Quello che per gli innamorati a Verona è il balcone di Giulietta, a Firenze è la tomba di Beatrice.                                © Eugenì Effe Tutti i diritti sono riservati
NB Non è certo che Beatrice sia sepolta in Santa Margherita de' Cerchi; le sue spoglie potrebbero trovarsi nel chiostro della Basilica di Santa Croce.
    Quadro di R. Sorbi - Matrimonio di Beatrice
L'artista che ha dipinto questo quadro ha saputo illustrare l'anima di Dante    nel suo intimo con tutto il suo amore per l'amata, l'anima di un uomo in tutto   il suo essere. Nel dipinto è evidente la sofferenza di Dante che a testa china       si allontana mesto dal matrimonio di Beatrice appena celebrato; con una mano tiene un libro sulla bocca, quasi a significare che non può più dire del suo amore per lei. Beatrice esce dalla cappella al braccio dello sposo Simone, e vede Dante in veste porpora, illuminato dal sole, che si allontana quasi a sfuggire il suo dolore. Il personaggio che più richiama l'attenzione è proprio Dante, che emerge con la sua forte personalità mettendo in secondo piano la coppia degli sposi e gli ospiti alle nozze. Come usava a quei tempi, tutti si fermano a guardare gli sposi e notano anche la figura di Dante che trattenuto dai suoi stessi passi resi pesanti dalla pena, a fatica, lentamente si allontana tormentato dalla disperazione di aver perso per sempre Beatrice.        © Eugenì Effe  Tutti i diritti sono riservati                                                                                    Fonte prima foto Hotel Brunelleschi

sabato 8 marzo 2014

Giornata internazionale della donna

                        Sorridi donna,
                  sorridi sempre alla vita 

                  anche se lei non ti sorride…
                  Sorridi agli amori finiti…
                  Sorridi ai tuoi dolori comunque…
                  Il tuo sorris
o sarà: luce per il tuo cammino,
                  faro per naviganti sperduti..
                  Il tuo sorriso sarà: un bacio di mamma,
                  un battito d’ali,
                  un raggio di sole per tutti.

                        Un sorriso di donna  -   Alda Merini

venerdì 14 febbraio 2014

San Valentino 14 febbraio 2014

                    Paris at night   
         Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
         Il primo per vederti tutto il viso
         Il secondo per vederti gli occhi
         L’ultimo per vedere la tua bocca
         E tutto il buio per ricordarmi queste cose
         Mentre ti stringo fra le braccia. 
                                                 Jacques Prevert

lunedì 13 gennaio 2014

GRAZIE

                                              Mille visite..... Mille grazie.

domenica 5 gennaio 2014

Epifania

                    I Re Magi
                    Una luce vermiglia
                    risplende nella pia
                    notte e si spande via
                    per miglia e miglia e miglia.
                    O nova meraviglia!

                    O fiore di Maria!
                    Passa la melodia
                    e la terra s'ingiglia.
                    Cantano tra il fischiare
                    del vento per le forre,
                    i biondi angeli in coro;
                    ed ecco Baldassarre
                    Gaspare e Melchiorre,
                    con mirra, incenso ed oro.

                           Gabriele D'Annunzio