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domenica 24 maggio 2015

MARCO MENGONI- MengoniLive2015- Zoppas Arena- Conegliano 23/5/2015 - L'Essenziale


''Ci dicono dove guardare, cosa pensare, ci dicono cosa è giusto e cosa non lo è. 
Ci dicono come fare cosa. Vorrebbero dirci in che cosa credere.
Io credo nelle sconfitte, negli errori, nei difetti, nelle fragilità, nelle paure, nelle imperfezioni, nei rimpianti, nelle lacrime, nelle ferite, nelle cicatrici, nei silenzi, nei lividi, nei traumi, nelle rotture, nel bene.
Credo negli altri, alle storie che non conosco, ai piedi che hanno percorso la strada prima di me. Questa che oggi è la mia strada che percorro ogni giorno senza nemmeno pensarci. 

Credo in chi non ha ancora una strada, non credo in chi le strade le distrugge. Non credo agli eroi, alla perfezione, agli sconti, ma credo al sudore, alle fatiche, alle conquiste.
Credo in chi lotta per i diritti degli altri. 

Credo nelle mani degli uomini che solo 70 anni fa in Italia firmavano perché il voto fosse concesso alle donne. 
Credo nell’uomo che 50 anni fa in America ha lottato per affermare il proprio diritto: essere un uomo come un altro. 
Credo nelle decine di piedi, che poi sono diventate centinaia, poi migliaia che hanno iniziato a marciare, e tra i piedi neri, piedi bianchi. 
Credo alle lacrime del compagno di banco di Andrea che un giorno è entrato in classe e non lo ha trovato, perché Andrea si era stancato di essere chiamato ‘quello coi pantaloni rosa’ si era stancato di essere quello sbagliato. Credo al suo rimpianto per non averlo difeso abbastanza. 
Credo che chi decide per la vita di una donna, colpevole solo di essere una donna, non sia un essere umano. 
Credo in Lucia, nel suo coraggio di trovare il futuro quando qualcuno ha provato a bruciarlo con l’acido.
E, se la forza nasce dal perdono allora Io credo nel Perdono. 

Credo a chi non ha niente e tra le onde ha perso i suoi cari, e se il futuro gli offrirà la libertà di ricominciare, allora Io credo nel Futuro.
Credo che ci siano ancora molte battaglie da combattere, credo in chi le combatterà per gli altri, credo non basteranno due piedi, due lacrime, ma ne serviranno molte di più.
Credo nell'Amore: L’Amore ha vinto, vince, vincerà! ''

Marco Mengoni

domenica 10 maggio 2015

                 Festa della mamma
          Un giorno, all’improvviso
          mentre ti starai pettinando, in silenzio
          o mentre ti infilerai una calza
          ti verrà in mente un mio gesto
          e ti ritroverai a sorridere pensandomi.
          Un giorno, all’improvviso
          pedalando veloce sotto le prime gocce
          di una calda pioggia di settembre
          sentirai un odore arrivarti al naso
          e risvegliare un ricordo di mestoli e tegami
          e mi vedrai davanti al fuoco, per un attimo.
          Un giorno, all’improvviso
          farai qualcosa che facevo anch’io
          proprio allo stesso modo in cui la facevo io
          e te ne meraviglierai moltissimo
          perché non avresti mai pensato
          di potermi somigliare così tanto.
          Un giorno, all’improvviso
          ti guarderai il dorso delle mani
          e con il pollice e l’indice
          ti pizzicherai la pelle, sollevandola
          e conterai il tempo che impiega a stendersi
          pensando a quando lo facevi alle mie mani.
          Un giorno, all’improvviso
          ti ritroverai stanca, ad abbracciare un figlio
          mi chiederai scusa per le volte che ho pianto
          sapendo già che ti son state tutte perdonate.
          E ti mancherò da fare male.
          Ma sarò con te in ogni gesto
          o nel muoversi delle foglie
          nel frusciare di un gatto nel giardino
          o nelle orme di un pettirosso sulla neve
          come solo l’eterna presenza di una madre lo può.
              Lettera di una mamma alla figlia - C. Turroni

venerdì 1 maggio 2015

1° Maggio - Giornata dei lavoratori
Dice il Signore a chi batte 
alle porte del suo Regno:
Fammi vedere le mani;
saprò io se ne sei degno.
L'operaio fa vedere
le sue mani dure di calli:
han toccato tutta la vita
terra, fuochi, metalli.
Sono vuote d'ogni ricchezza,
nere, stanche, pesanti.
Dice il Signore: Che bellezza!
Così son le mani dei Santi!

Le mani dell'operaio - Renzo Pezzani